di Stefania Borroni, III anno di Scultura (A.A. 2021/22)
Sono nata a Recanati nel 2000. Vivo a Brescia dove sto studiando Scultura presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia.
– Stefania Borroni
La mia ricerca si concentra sull’argilla e le sue potenzialità apprezzandone la versatilità che cerco di declinare in più forme. L’interesse è dato dalla passione per le forme e dalla necessità di dare una forte identità ad oggetti quotidiani.
Mi sto specializzando nella creazione di ceramiche che siano veri e propri oggetti d’arte che possano accompagnare chi ne usufruisce durante momenti di riflessione o condivisione.
Concept dell’opera Attraverso la luce
Il concept di Attraverso la luce nasce durante la visita guidata nell’azienda Ca’ del Bosco, in particolare nelle cantine. Osservando la parete di bottiglie di vino lasciate ad invecchiare ho percepito un momento di sospensione dal tempo che ho deciso di trasmettere nell’opera commissionata.
Da un punto di vista estetico ho voluto esaltare l’armonia e mettere l’opera in contatto con lo spazio circostante: la luce sul vetro si modifica in base al momento della giornata e della stagione. Un po’ come fa la natura che è in continuo movimento e si alimenta con la luce naturale per crescere ed evolvere in un ciclo perenne.
Da un punto di vista emotivo ho sentito la necessità di creare un pezzo che destasse la curiosità dei passanti e li facesse avvicinare e fermare davanti alla struttura: guardare all’interno dei fondi di bottiglia, cercando di riconoscere gli elementi al suo interno e studiarli. Attraverso questo meccanismo, nasce una riflessione a livello personale: scegliere il proprio preferito, capire il perché di questa scelta e rivedersi nella materia che si lascia scoprire lentamente, solo agli occhi di chi presta davvero attenzione. Un momento intimo, di contatto con l’opera ma soprattutto con se stessi, rimanendo coerente al tema e al luogo in cui viene contestualizzata e risaltata.
In questo lavoro viene perciò messo in luce il rapporto con la natura, con la materia, con l’introspezione e con lo stato di ebbrezza leggero che il vino può darti. Uno stato in cui le inibizioni spariscono ed escono i veri colori e le sfumature dell’uomo, mostrando il latente e scavando nella sua emotività.