Il suono del sole

Il suono del Sole, vigneto Poligono

di Anna Carola Aristo, III anno di Pittura (A.A. 2021/22)

Aristo Anna Carola portrait

Sono nata e vivo a Preseglie, un piccolo paese alle pendici del monte Poffe, in Val Sabbia (BS). Frequento il terzo anno di Pittura all’Accademia SantaGiulia di Brescia. Crescendo, piante e animali sono stati la mia quotidianità facendomi sviluppare, nell’ambito artistico, un grande interesse per tutto ciò che è il mondo naturale, gli ecosistemi e l’ecologia. Prediligo il disegno, l’incisione e la scultura. I primi mi permettono di tracciare segni scuri e forti ma anche flebili, che per quanto semplici sono estremamente espressivi, sono la base della creazione artistica e rappresentano il confine tra ciò che è e ciò che non è. Individuano l’oggetto, lo definiscono e lo razionalizzano, lo rendono plastico e vitale, suggeriscono immagini che pulsano delle forme naturali che mi ispirano. Con la scultura esprimo forme morbide e sinuose, che mi ricordano la tenerezza delle creature del mondo, e cerco di dare nuova voce e forme alla natura e alla mia terra attraverso un viaggio introspettivo.

– Anna Aristo

Concept dell’opera Il suono del sole

Nelle antiche tradizioni spirituali si riscontra l’identificazione nella vibrazione sonora come origine di ogni cosa e anche per la scienza il suono è un’informazione capace di ordinare la materia. Ascoltando suoni e melodie si avverte un senso di beatitudine dovuto alla produzione e al rilascio di endorfine capaci di potenziare le difese immunitarie e di innalzare la soglia del dolore e abbassare lo stress. E la stessa cosa succede con le piante: tendono a prosperare durante l’ascolto di suoni nelle frequenze tra 115Hz-250Hz.
L’opera Il suono del sole consiste in un Wind Gong che richiama la calda forma del sole, dal suono profondo, meditativo, lungo e costante, come il tempo che richiede la crescita della vite e dei grappoli d’uva fino alla vendemmia.

Una musica che ha un messaggio per il vento che va consegnato in ogni angolo della vigna, a ogni chicco d’uva, a ogni creatura che abita la Franciacorta. Un massaggio naturale di speranza, crescita, fertilità, trasformazione ed ebbrezza. Il gong è legato agli elementi da cui dipende la prosperità del vigneto: il calore, la luce del sole che scalda l’anima della pianta, la terra ricca che nutre le radici, il vento che trasporta il suono della vita, una vibrazione che ristora gli animi e l’acqua senza cui nulla potrebbe esistere, il flusso vitale di tutte le cose.

Il grande strumento bronzeo è situato al centro del totem e il fruitore potrà colpirlo con la malletta in legno di vite, suonando e partecipando al ciclo vitale della pianta per regalare quell’ultimo essenziale zampillo di creazione. L’opera intende regalare una connessione più forte tra lo spettatore e la vigna attraverso l’azione, tra quello che si vede, quello che si sente, quello che c’è ma non si nota e quello che è nascosto e talvolta sconosciuto.


Bozzetti del progetto

Bozzetti di "Il suono del sole"
Bozzetti di progettazione dell’opera “Il suono del sole”

Work in progress


Raggiungi il totem al vigneto Poligono