Töt al sò post

Töt al sò post, vigneto Boschi

di Laura Sangalli, II anno del biennio specialistico di Decorazione Artistica (A.A. 2021/22)

Laura Sangalli ritratto

Nei miei lavori mi concentro sullo spazio, su come esso possa influenzare le sensazioni e le emozioni; in particolare su come colori, texture e materiali possano creare una sensazione di benessere e di conforto.
Quando possibile amo inserire nei miei progetti materiali di scarto o di recupero che trasformo donandogli nuova vita ed un nuovo senso estetico.
Provo, inoltre, particolare interesse per le soluzioni creative a basso budget e per gli interventi in spazi pubblici perché credo che chiunque abbia diritto ad avere nella propria vita la bellezza.

– Laura Sangalli

Concept dell’opera Töt al sò post

L’opera vuole ragionare sullo scorrere lento ed instancabile del tempo, sulle forzate attese e sui ritmi imposti dalla natura. Tempo, attesa e stagionalità sono fondamentali ed inevitabili nella produzione del vino, così come in tutte le attività agricole che rimandano alla tradizione e al passato.

La composizione di Töt al sò post ha una forma ovale e tondeggiate che ricorda un uovo, un seme, una goccia o un ventre materno: si tratta di immagini arcaiche e primordiali connesse alla vita, alla nascita ed ad un senso di casa e conforto.
Con il suo andamento spiraliforme e l’intricato assemblaggio di materiali naturali, l’opera si ispira ai nidi ed ai formicai; vuole essere una casa ed un riparo sicuro che trae la sua origine ed il suo conforto dalla natura.

Il protagonista, quindi, è il territorio della Franciacorta, casa di Ca’ del Bosco, un luogo unico e prezioso di cui avere cura e rispetto: scegliendo un’agricoltura biologica e sostenibile, rispettandone i ritmi e l’ecosistema, abbellendolo con opere d’arte.

Anche il processo di creazione dell’opera, come quello di vinificazione, è lento e ripetitivo ma mai uguale a se stesso: bisogna scegliere dalla natura il frammento adatto, lavorarlo ed accostarlo con perizia agli altri per creare un insieme armonioso. Si tratta di un invito a tornare a ritmi e metodi di vita e di lavoro più naturali, in modo da avere rispetto e cura del proprio ambiente, cioè della propria casa.

Il titolo “Töt al sò post” fa riferimento ad un modo di dire in dialetto bresciano che significa letteralmente “tutto al proprio posto” e serve ad indicare che “va tutto bene” perché ogni cosa ed ogni persona si trova nel posto che le è più naturale.
Ca’ del Bosco, diventando custode del territorio a cui appartiene, avendone cura e rispetto, grazie alle scelte consapevoli, mette “töt al sò post” in modo che tutto possa andare bene anche per le generazioni future.


Bozzetto del progetto

Bozzetto di "Töt al sò post"
Estratto dal progetto per la realizzazione dell’opera “Töt al sò post” di Laura Sangalli

Work in progress


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