di Evelyn Fanchi e Edoardo Massenza Milani, II anno del biennio specialistico di Arti Visive Contemporanee (A.A. 2021/22)
Originaria di Andalo, passo parte della mia infanzia a Gargnano, località nella quale il mio essere curiosa e strettamente legata alla natura mi porta ad approcciare la fotografia e il video per poi allargare l’orizzonte con il corso di Nuove tecnologie dell’Arte alla SantaGiulia, dove approfondisco l’utilizzo dei software e il sound design.
– Evelyn Fanchi
Il mio essere sempre aperta al dialogo e al confronto mi ha permesso di realizzare diverse collaborazioni e di conoscere diversi personaggi dell’ambito artistico e musicale, anche internazionale.
Fotografa, Videomaker, Creative Coder
Nata dalla street art e dalla passione per l’arte, la mia ricerca creativa si amplia dalla fotografia, alla scrittura, al disegno, per giungere, durante gli anni accademici, al mondo delle nuove tecnologie.
– Edoardo M. Milani
Mi dedico così all’esplorazione delle potenzialità espressivo-creative del computer, dal sound design al montaggio video, dalla manipolazione fotografica al creative-coding, con uno sguardo alla Net Art e alla Video Arte.
Attualmente frequento il biennio specialistico di Arti Visive Contemporanee e la mia ricerca si sviluppa nel segno di una forte vocazione all’intermedialità, alla mescolanza di linguaggi, tecniche e media, spaziando dall’ambiente analogico al digitale.
Vanto collaborazioni con diversi enti e associazioni del territorio e altrettanti artisti e musicisti.
New Media Artist tra digitale e analogico
Concept dell’opera Sinestesia
Il progetto di Sinestesia si basa sulla realizzazione di un doppio intervento che ha una presenza sia digitale che analogica, materica.
La parte digitale, o virtuale, consiste nella realizzazione di un video che mostra riprese a camera fissa del paesaggio naturale circostante. Esse esaltano il territorio e la sua identità sia visiva che sonora.
Abbiamo elaborato le riprese ottenute dalle giornate di shooting in post produzione con un effetto specchiato, creando così una simmetria che muta la visuale del video da descrittiva a contemplativa, portando il focus dell’utente al centro della ripresa e mostrando i vigneti con uno sguardo nuovo.
Questa elaborazione del video mostra la presenza viva e in movimento dello spirito della natura enfatizzato dall’utilizzo nel sound design di suoni registrati sul luogo che ne accompagnano la visione accentuando questa presenza.
Una volta terminato il montaggio è stata realizzata una grafica in post-produzione: essa è presa dal frame più iconico del video e rielaborata grazie alle riprese sonore dell’ambiente tramite un codice.
Quest’ultimo frame, processato in creative coding, è il simbolo del concetto di innovazione e di legame col passato dell’Azienda Vitivinicola Ca’ del Bosco. Nato dal mondo digitale è stato stampato su zinco tramite l’antica tecnica della fotoincisione e arricchito di un aspetto fisico, materico e prezioso: la lastra mostra i vigneti e il cielo, mantenendo l’effetto simmetrico del video.
In ultimo, la grafica ultimata, unica nel suo genere e irriproducibile – in quanto lavoro d’artigianato -, è posizionata in un quadrato centrale, firma riconoscibile del glitch artist che ci ha lavorato.
Il QR code laterale riporta lo spettatore al video caricato e reso pubblico su YouTube, in descrizione si trova una breve descrizione del lavoro, della sua geolocalizzazione e i riferimenti link a committente e artisti artefici.